Di tutti i suoi componenti, la scarpetta occupa sicuramente un posto a parte ed è proprio in quest’area che siamo riusciti a superare le difficoltà più grandi. Come il resto dello scarpone da sci, la scarpetta è pensata per offrire comfort, fit e performance in discesa, ma non per essere riciclata. Di fatto, le scarpette sono costituite da un gran numero di singoli componenti, tra cui schiume in poliuretano di diverse densità e tessuto cucito e incollato insieme.
Inizialmente, avevamo pensato di utilizzare il materiale riciclato per creare imbottiture per le sedute delle aree dedicate alla prova degli scarponi da sci nei punti vendita dei partner che aderiscono al nostro programma RYB. Riciclando questa risorsa volevamo realizzare qualcosa di utile, qualcosa che desse anche maggiore visibilità al progetto.
Sulla scia di questo spunto, abbiamo iniziato a cercare un partner di produzione con cui lavorare e siamo stati così fortunati da trovarne uno nelle vicinanze. Re Mat è un’azienda leader di Torino che produce semilavorati riciclando il poliuretano espanso, derivato da grandi imbottiti e scarti di lavorazione, tra cui materassi a fine vita. Grazie alle competenze di Re Mat, siamo stati in grado di testare diversi processi e soluzioni non solo per riciclare le scarpette raccolte attraverso il nostro programma RYB, ma anche per impiegare gli scarti in schiuma della loro fabbricazione iniziale nel nostro stabilimento in Ungheria.
Dato che con l’azienda Liski stavamo già esplorando alcune opzioni per creare paletti da slalom riutilizzando diverse plastiche riciclate, aveva senso provare a capire insieme a loro se anche la nostra schiuma riciclata avrebbe potuto trovare nuova vita nei materassi di protezione installati sulle piste da sci.
Un po’ meno chiaro era individuare la combinazione ottimale tra poliuretano vergine e schiuma derivata dal granulato della triturazione delle scarpette, in grado di offrire il giusto livello di assorbimento degli urti senza risultare troppo pesante.
I materassi di gommapiuma di protezione sono diversi dai normali tappeti in schiuma perché devono soddisfare requisiti di sicurezza più rigorosi ed essere sottoposti a processi di certificazione.
Re Mat ci ha aiutato ad ottimizzare il processo separando, per quanto possibile, gli elementi più morbidi delle scarpette da quelli più rigidi, per ottenere granuli da trasformare in scaglie più fini e sottili.
Abbiamo adottato una soluzione di assemblaggio “a sandwich”, inserendo uno strato di schiuma riciclata tra due strati in schiuma di poliuretano vergine.
L’intero processo è stato una straordinaria opportunità per dimostrare come il fatto di riuscire a superare una sfida complessa possa portare ad un‘innovazione più intelligente e a risultati più sostenibili. Quella della sostenibilità è una sfida con la quale siamo tutti chiamati a confrontarci, eppure, per quanto apparentemente impossibile possa sembrare una prova, non dobbiamo rinunciare a trovare soluzioni efficaci.